Chi siamo
La nostra storia inizia nel 1985, anno di apertura della vetreria a Murano.
Una storia tutta famigliare, dove sono convogliate le esperienze lavorative ed organizzative di Walter Furlan e della moglie Ivana.
L’azienda si è evoluta verso una ricerca dove l’idea creativa potesse sposarsi con una sempre nuova interpretazione delle tecniche di lavorazione del vetro.
Questo ha portato noi maestri,Walter e Mario, a creare opere uniche ed originali, sia dal punto di vista estetico che realizzativo.
Le nostre sculture in vetro ci hanno fatto conoscere ed apprezzare dai maggiori collezionisti di questo tipo di opere.
Vogliamo trasmettere a tutti, attraverso le nostre creazioni, l’emozione che l’ambiente del vetro di Murano con la sua storia millenaria ci ha saputo dare.
I maestri della vetreria
Mario Furlan
Il maestro Mario Furlan è nato a Murano nel 1963 e fin da sempre è stato a contatto con il mondo del vetro artistico dell’isola, avendo spesso l’occasione di vedere il padre Walter mentre lavorava il vetro, rimase affascinato dall’atmosfera magica percepita dentro la fornace.
Mario ha intrapreso il percorso formativo di studio artistico presso l’Istituto Statale d’Arte di Venezia, poi continuato all’Accademia di Belle Arti di Venezia da dove esce con lode.
All’Accademia ha avuto l’occasione di frequentare le lezioni di importanti artisti come: Emilio Vedova, Fabrizio Plessi, Ennio Chiggio, Carmelo Zotti, Ennio Finzi, Vittorio Basaglia, dai quali ha tratto importanti insegnamenti.
Il fascino del vetro e della fornace è sempre rimasto nel suo cuore, così già nel 1987, entra nella fucina paterna per collaborare attivamente nella realizzazione delle opere, affiancando Walter e apprendendo così gradualmente la lavorazione del vetro artistico.
Inizialmente si dedica alla lavorazione a freddo delle sculture, curandone la rifinitura e l’assemblaggio, poi apprende con molta dedizione i rudimenti della lavorazione del vetro caldo.
Nelle sue opere, Mario è sempre proteso a scoprire nuove tecniche realizzative che però non snaturino la vera essenza del vetro muranese e non stravolgano le antiche conoscenze tramandate di generazione in generazione.
Walter Furlan
Walter Furlan (1931-2018) nasce a Chioggia, cittadina a Sud della Laguna di Venezia.
Entra giovanissimo nella fornace VAMSA, dove lavora con il maestro Romano Tosi, meglio conosciuto come “Mamaracio”.
Alla fine del conflitto mondiale 1940-1945, lavora nella fabbrica Cenedese Gino, dove trova Alfredo Barbini e tutti i vecchi maestri della ormai scomparsa VAMSA, tra i quali c’è Mamaracio e Fort detto “Petà”.
Alla Cenedese Gino apprende la tecnica della lavorazione a “massello”, tecnica che in seguito diventerà la preferita del maestro Furlan.
Entrato alla Ferro & Lazzarini lavora con il maestro Ineo Fuga, un virtuoso nella esecuzione del Lampadario Antico Veneziano, è da lui che il maestro Walter apprende la capacità di realizzare tutti i modelli esistenti dei favolosi lampadari veneziani.
Diventato maestro giovanissimo inizia molto presto a intrattenere i primi contatti con gli artisti, fa conoscenza con Fulvio Bianconi.
Alla Ferro & Lazzarini inizia una proficua collaborazione con il professor Ezio Rizzetto grazie alla quale nascono opere che permettono al maestro di partecipare alle prime mostre d’arte.
Nel 1963 espone alla mostra del vetro di Murano organizzata dall’Istituto Veneto per il Lavoro, partecipa inoltre all’Esposizione dell’Artigianato a Reggio Calabria.
Attorno ai primi anni settanta entra nella Vetreria Seguso Vetri d’Arte, sotto la guida del maestro Angelo Seguso e del designer Mario Pinsoni, apprende la lavorazione dei vetri sommersi e stilizzati, caratteristica dei disegni del prof. Favio Poli, allora collaboratore della Seguso Vetri d’Arte, diventandone il più fedele interprete.
Nel 1977 collabora al “Primo Corso per Artisti” tenuto dalla Scuola Internazionale del Vetro, in questa occasione esegue opere in vetro per gli artisti: Horst Sobota, Renzo Margonari, Ghibbè, dimostrando le sue elevate capacità interpretative dei disegni artistici.
Durante il lungo periodo della sua attività ha realizzato opere in collaborazione con Lindstrong, Alinari, Barattini, R.Vagner, Jef Van Reniaout, Voltolina e altri ancora.
Il maestro ha trovato la maggiore espressione nella creazione dei vetri ispirati all’affascinante cammino artistico dell’opera di Picasso, nei quali ha portato tutta la conoscenza acquisita durante la collaborazione con i vecchi maestri del vetro.
Attorno ai primi anni settanta entra nella Vetreria Seguso Vetri d’Arte, sotto la guida del maestro Angelo Seguso e del designer Mario Pinsoni, apprende la lavorazione dei vetri sommersi e stilizzati, caratteristica dei disegni del prof. Favio Poli, allora collaboratore della Seguso Vetri d’Arte, diventandone il più fedele interprete.
Nel 1977 collabora al “Primo Corso per Artisti” tenuto dalla Scuola Internazionale del Vetro, in questa occasione esegue opere in vetro per gli artisti: Horst Sobota, Renzo Margonari, Ghibbè, dimostrando le sue elevate capacità interpretative dei disegni artistici.
Durante il lungo periodo della sua attività ha realizzato opere in collaborazione con Lindstrong, Alinari, Barattini, R.Vagner, Jef Van Reniaout, Voltolina e altri ancora.
Il maestro ha trovato la maggiore espressione nella creazione dei vetri ispirati all’affascinante cammino artistico dell’opera di Picasso, nei quali ha portato tutta la conoscenza acquisita durante la collaborazione con i vecchi maestri del vetro.